Angeli del fango

Ieri mattina con i ragazzi della Colonna e dell'Airone siamo stati a Campi ad aiutare le persone alluvionate. Ci siamo ritrovati a lavorare tra noi e con persone che ci sembrava di conoscere da sempre, con la sensazione di capire,  ognuno di noi, dove arrivasse l'altro....secchi più piccoli per favore, la bambina porta solo i secchi vuoti e con gli occhi si cercava la bimba di 11 anni che portava solo i secchi vuoti, e se un secchio era troppo pesante il compagno lo passava direttamente e quello che sembrava farcela meglio, una persona più in là.
Ieri mattina con i ragazzi della Colonna e dell’Airone siamo stati a Campi ad aiutare le persone alluvionate.
L’obiettivo iniziale era andare a aiutare i ragazzi di Casa Le Viole, che hanno la villetta che ha perso il garage e la tavernetta, e anche una parte del piano terra, ma quello che abbiamo visto una volta arrivati è che non c’è distinzione tra villetta e villetta, appartamento e appartamento. Abbiamo trovato solo fango, desolazione e la vita delle persone ridotta in montagne di rifiuti ai bordi della strade. Abbiamo preferito non chiamarli rifiuti perché non lo sono, è la vita delle persone, strappata via dalla rottura degli argini del fiume.
E un silenzio assoluto.
Due cordoni di persone si sono formati, senza bisogno di essere coordinati, per svuotare i garage, due cordoni che facevano strada a secchi pieni di fango e secchi vuoti da riempire, senza interruzione, e ogni volta che passava un secchio era un sorriso di sostegno e uno sguardo di solidarietà.
Ci siamo ritrovati a lavorare tra noi e con persone che ci sembrava di conoscere da sempre, con la sensazione di capire,  ognuno di noi, dove arrivasse l’altro….secchi più piccoli per favore, la bambina porta solo i secchi vuoti e con gli occhi si cercava la bimba di 11 anni che portava solo i secchi vuoti, e se un secchio era troppo pesante il compagno lo passava direttamente e quello che sembrava farcela meglio, una persona più in là.
I nostri ragazzi non si sono risparmiati in niente, ho visto i ragazzi ricoperti di fango fino ai capelli e i colleghi fino alla barba, nessuno si è mai fermato fino a che non è stato dato lo stop per il pranzo.
Oltre al silenzio la solitudine.
Non è passato nessuno in effetti, così come si legge, solo una persona della protezione civile che ci ha consigliato la postura da adottare nel passaggio dei secchi, un trattore che spingeva i rifiuti nel campo davanti, buttando giù la rete di protezione di fronte a un cartello che indicava di non gettare rifiuti.
E gente che arrivava chiedendo dove ci fosse bisogno.
A. Era ricoperta di fango fino ai capelli, P. tutte le braccia e il nostro eroe T. ha raccolto tutto quello che poteva..
Abbiamo condiviso il pranzo con i ragazzi delle Viole che avevano cucinato per tutti e con i ragazzi di un’altra comunità che hanno lavorato con noi, per caso o per volontà non si sa. Scambiandoci informazioni tra di noi.
I ragazzi mi riempiono sempre il cuore. E mi stupisco sempre ogni volta che questo accade. Mi stupisce come non si fermino e come siano solidali l’uno con l’altro e come chiedano aiuto e consigli.
E tra educatori ci siamo riconosciuti subito.
È un piccolo gesto ma oggi siamo un po’ più grandi di ieri. E anche un po’ più tristi, è vero.
Ma si cresce anche con la tristezza, se condivisa e se accompagnata da uno sguardo che ti dice io ci sono.
Laura Impavidi
Coordinatrice Servizio Residenziale
Casa Airone

altri articoli
correlati

Al Gould il Convegno “Sempre con tutti e tutte” sulle politiche per le persone non autosufficienti

Il giorno 11 Dicembre, dalle 9 alle 13, presso l’Istituto Gould in Via dei Serragli 49 a Firenze, Vi invitiamo al Convegno “Sempre con tutti e tutte” sulle politiche per le persone non autosufficienti.

Toscana, la Diaconia Valdese sottoscrive una nuova “alleanza” per il diritto alla casa.

Un fronte coeso, con l’ambizione di affrontare su più piani le sfide di una crescente povertà e fragilità socio abitativa, che abbraccia un partito trasversale di bisogni

Nuovo flyer informativo del Community Center di Firenze

Lo abbiamo tradotto in inglese, francese, arabo e urdu per superare ogni barriera linguistica.